Wednesday, December 30, 2009

DiPalo's in Grand Street


Con la depressione economica, anche i giornali si adeguano. Niente più ricostruzioni di un glorioso passato (come le tante pagine dedicate alla Jazz Age, vale a dire i ruggenti anni '20 del novecento), ma ricostruzioni minuziose della crisi del '29. Forse per esorcizzare il fantasma di una ricaduta più forte. Il New York Times sta dedicando una serie di puntate proprio alla Great Depression. Ad “aprire le danze” è la storia della famiglia Di Palo. Sin dal primo decennio del novecento Di Palo's è divenuto un luogo imprescindibile a New York dove acquistare prodotti italiani di qualità. Perciò il giornale newyorchese ha deciso di tributargli l'onore delle armi, a dimostrare che la famiglia italo-americana è riuscita a superare la vecchia crisi economica e supererà anche la nuova.

La storia di ogni famiglia inizia con un capostipite; per i Di Palo fu Savino Di Palo che immigrò a New York nel 1903. Di fatti tra il 1880 e il 1920 molti italiani lasciarono il loro Paese nativo per gli Stati Uniti; in maggior numero dal Sud Italia. Proprio come Savino che era nato in Basilicata. Una volta aver passato tutti i controlli di rito nel famigerato ufficio immigrazione di Ellis Island, Savino va ad abitare a Little Italy, dove nel 1910 apre un dairy-store. Il giovane italiano si era lasciato tutto alle spalle, la fattoria dove viveva e lavorava, ma soprattutto i suoi cari che lo raggiungeranno quattro anni dopo. Sono gli anni del grande boom economico sotto i presidenti Theodore Roosevelt, a cui succede William Taft, poi il più famoso Woodrow Wilson (che traghetterà l'America fuori dalla Prima Guerra Mondiale), Harding, Coolidge, Hoover. Per i Di Palo sono anni invece di grande espansione economica (con la nascita della figlia Concetta e successivamente dei nipotini, Savino arriverà a possedere due dairy store) e soprattutto di affermazione: da allora i newyorchesi acquisteranno da una sola parte i salami, la pasta, i formaggi , e altri prodotti italiani: da Di Palo's in Grand Street.

La storia della famiglia Di Palo rende bene l'idea del contributo che la cultura italo-americana ha dato nel formare la mappa della più ampia cultura americana (ammesso che i confini di questa mappa non siano indefiniti, poiché in perenne movimento). Sta di fatto che i Di Palo sono la prova vivente che il sogno americano funziona ancora.


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